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La calchera

di Giovedì, 19 Giugno 2014
Immagine decorativa

Tra le tante pratiche produttive oggi abbandonate ma ancora vive nella memoria di pochi testimoni, vi è quella del "calcherot ", del produttore di calce. Ricordare queste pratiche è uno dei compiti che il Sentiero si è assunto.
Nelle righe che seguiranno saranno ripercorse le principali tappe della produzione della calce, dalla raccolta della legna e dei sassi calcarei, alla costruzione della "calchera", dalla cottura  dei sassi allo scaricamento, alla produzione della calce viva.

Il luogo

I costruttori di "calchere" sceglievano con grande cura il luogo adatto. Si preoccupavano, prima di tutto, della vicinanza con una strada e della presenza di materiale calcareo. Venivano preferiti i greti dei torrenti o i valloni circondati da parete rocciose. Era importante anche che nei dintorni ci fosse la legna necessaria per la cottura della calce.
Le "calchere" si fabbricavano ai piedi di un pendio, di un monte o di un colle. In questo modo la loro parte posteriore era circondata da terreno sul quale veniva costruita una stradina per accedere alla bocca superiore e rendere possibile il carico dall'alto e le ispezioni durante la cottura. Nessuna calchera veniva costruita sul piano, perchè sarebbe stato necessario circondarla con una specie di collina artificiale.

(Sintesi da: Delio Brigà, La fata Gavardina, Publiprint Editrice)